“La Rivista di Servizio Sociale” è organo della Società Italiana di Servizio Sociale e viene realizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi sui Servizi Sociale. Fondata nel 1961, la Rivista ha l’obiettivo di rappresentare uno spazio per la disseminazione di ricerche, riflessioni e dibattiti che si sviluppano nell’ambito del servizio sociale. Intende perseguire gli standard di scientificità e di rigore metodologico in sintonia con le esigenze di sviluppo di una disciplina e di una professione impegnate nel sostegno e nello sviluppo della solidarietà sociale.
Destinata pertanto a studiosi, professionisti e studenti del settore, è pronta ad esaminare proposte di contributi che non siano già stati pubblicati altrove e che siano in sintonia con tali finalità e che vengano redatti secondo le seguenti norme.
Rispetto al linguaggio di genere, chiediamo di declinare al maschile e femminile nel titolo e nell’abstract, invece nel testo utilizzare il maschile non marcato.
La lunghezza di ciascun contributo va dai 20.000 ai 30.000 caratteri spazi compresi (corrispondenti a 10 – 15 cartelle; 1 cartella = 2000 caratteri ca., spazi inclusi. In tale numero di caratteri deve rientrare la bibliografia, ma non l’abstract e le parole chiave). Eventuali tabelle o figure vanno conteggiate come fossero corrispondenti come minimo a mezza pagina (1.500 caratteri ciascuna).
Le proposte di articoli pervenute sono sottoposte – dopo una prima valutazione da parte della Redazione e della Direzione della Rivista – al giudizio di due revisori esterni, in forma anonima. Pertanto, il file dell’articolo andrà inviato in due copie, di cui una versione non recante i nominativi degli autori, pronta per l’invio ai valutatori.
Entrambi i file andranno caricati su https://riss.manuscriptmanager.net
I criteri della di valutazione attengono a:
La valutazione potrà portare a quattro esiti possibili; l’articolo, cioè, potrà essere ritenuto:
L’articolo proposto dovrà contenere:
Bertotti, T. (2015). Resources reduction and welfare changes: tensions between social workers and organisations. The Italian case in child protection services. European Journal of Social Work. DOI: 10.1080/13691457.2015.1030363 In rete a questo link: http://dx.doi.org/10.1080/13691457.2015.1030363 (ultimo accesso: 27-3-2017)
Nothdurfter, U. (2012). Mutamenti del welfare e servizio sociale professionale: quali sfide per l’assistente sociale e la sua formazione? Rivista trimestrale di Scienza dell’amministrazione, n. 4, 31-47.
Sarchielli, G. (1990). Il tirocinio professionale nel processo di socializzazione al lavoro: richiami concettuali ed orientamenti operativi. E. Neve, M. Niero (a cura di). Il tirocinio. Modelli e strumenti dall’esperienza delle scuole di servizio sociale italiane. Milano: Franco Angeli, 121 – 133.
Pittaluga, M. (2000). L’estraneo di fiducia. Competenze e responsabilità dell’assistente sociale. Roma: Carocci.
Payne M. (1995). Social Work and Community Care. MacMillan Press LdT, London. Trad. it. Case management e servizio sociale: la costruzione dei piani individualizzati nelle cure di comunità. Trento: Erickson, 1998.
È richiesto l’invio da parte degli autori di un loro breve profilo, di massima lunghezza di 500 caratteri (dati anagrafici e contatti, attuale posizione lavorativa, formazione professionale ed esperienze professionali e didattiche, interessi scientifici, ricerche, pubblicazioni e progetti svolti, articoli pubblicati in RSS). Va indicato anche l’indirizzo di e-mail ad eventuale uso dei lettori interessati.